Fisiatria, sulla Diagnosi



Fisiatria

Sulla Diagnosi .Una postilla, una aggiunta ,alle considerazioni di Paolo Di Benedetto ( La trasversalità della Medicina Fisica e Riabilitativa)ed alla lettura del libro di Luigi Tesio.

 

di Romano Puricelli

 

 

Il libro di Luigi Tesio “i Bravi e i buoni” documentato , rigoroso ,attento, propositivo mette in evidenza che, alla fine i bravi sono i Medici che fanno la Diagnosi (utilizzando tutti i mezzi a disposizione la tecnologia per intenderci) i buoni quelli che si prendono cura delle persone.

Allora credo che valga la pena partire dalla mia esperienza: volevo fare il Medico , il Medico di famiglia perché quella era la professione ed il modo che mi interessava. Poi, per circostanze particolari ,circostanze estranee al mio progetto ma che ,guardate ora in prospettiva, furono una grazia ,una circostanza fortunata ,sono arrivato in Ospedale di Varese (a quei tempi 1966 potevo essere assunto in qualsiasi reparto) ed il Direttore Sanitario Professor Bignardi ,propose di inserirmi in Medicina Riabilitativa ,allora chiamata Fisioterapia :questo Medico( Direttore Sanitario di un grande Ospedale), mi assicurava ,secondo una logica strettissima ed intelligente sul futuro ,che la Medicina Riabilitativa si sarebbe sviluppata come Medicina che oltre ad occuparsi dello organo interno malato, avrebbe guardato, si sarebbe di necessità occupata anche di come una Persona ,che aveva perso alcune Funzioni (Fungere vuol dire adempiere= defunto)poteva avere una accettabile Qualità di Vita all’esterno ,quindi la Fisioterapia avrebbe avuto uno sviluppo sia sul piano clinico che nella ricerca . Mi sono fidato. In realtà quando ho incominciato non c’era quasi niente.

Poi ebbi la opportunità ,attraverso una borsa di studio di girare un po’ per l’Europa e quando sono arrivato a Ginevra ho letto sul padiglione che cercavo, la scritta “Dipartimento Universitario di Medicina Fisica e Riabilitazione “. Si può immaginare la mia sorpresa (1968).

Tenuto conto poi, che soprattutto era il movimento che si doveva recuperare mi sono interessato prima alla Elettromiografia , poi mi sono anche occupato dei Potenziali motori con molti studi e ricerche .Questo mio interesse verso alcune tecnologie che si occupavano anche diagnosticamente di moto ,introdusse una curiosità, un interesse, un allargamento degli orizzonti tanto da potere essere utile ai vari colleghi che derivavano da specialità di apparati o di sistemi (apparato motorio, sistema nervoso….) con cui nacque, si accrebbe una stima ed uno scambio, in sostanza un lavoro insieme.

Devo dire che all’inizio della mia attività di Fisiatra anch’io ero inchiodato ,ero bloccato talvolta amareggiato dal non fare diagnosi di malattia (d’altra parte è l’orizzonte fantastico, mitico del fare il medico),dal non utilizzare apparecchiature per diagnosi poiché vedevo la Persona già diagnosticata e con una terapia farmacologia in atto. Oppure vedevo una Persona che ,superata la Terapia chirurgica doveva fare quello che si diceva e che si dice tuttora la ginnastica. Tra parentesi anche la Fisioterapia poiché è una terapia sottostà alle regole della terapia :dosaggio, modalità……non tanta tanta ginnastica …..

Nello stesso tempo mi rendevo conto che la Diagnosi(conoscenza attraverso…) non potevo trascurarla. E mi resi conto che alcune sindrome particolari (tipo Algoneurodistrofia ora chiamate Sindrome Dolorose Regionali Complesse , le sindromi Miofasciali …erano, in qualche modo trascurate da altri specialisti o per meglio dire avevo più opportunità di vederle ,di diagnosticarle . Inoltre divenni consapevole che oltre alla diagnosi di malattia era importante ,essenziale fare anche una Diagnosi Funzionale cioè sapere attraverso la Clinica quanto era il difetto di quella persona che aveva avuto un certa malattia e proporre Terapie adeguate per raggiungere un miglioramento.

In sostanza la Clinica (clinos dal greco mi chino come ricordava Paolo di Benedetto) è essenziale anche in una specialità trasversale come la Medicina Fisica e Riabilitativa per poi proporre la Terapia.

Sto per chiudere: in Università a Milano ,durante il corso di Laurea, il professore di Clinica Medica (prof, Luigi Villa un grande Clinico )affermava che per fare diagnosi era sufficiente colloquiare ,ascoltando il racconto delle Malato ed osservare , guardare per vedere; giovane e sicuramente presuntuoso mi dicevo ,ma come è possibile…..ora sono della sua opinione. Infatti il colloquio, la osservazione ed io aggiungo per il nostro lavoro, la valutazione articolare e del sistema nervoso permettono di fare diagnosi ;mettere poi tutti i dati raccolti (dal colloquio e dalla osservazione e dallo esame articolare e neurologico) in un insieme che quantifica i difetti funzionali (da tanto tempo uso la scala F.I.M.) in sostanza fare la Diagnosi anche funzionale, verificandola nel tempo, permette, apre la strada alla terapia.

Per chiudere anche il Fisiatra che è un Clinico, fa la Diagnosi sia di malattia (frequentemente negli ambulatori ) sia la Diagnosi Funzionale.

Ringrazio per avermi permesso di dire qualcosa della mia Professione di Fisiatra Specialità Clinica trasversale ,a cui sono arrivato quasi per caso ma di cui sono tuttora contento.

R.Puricelli

 

Total
0
Shares
1 comment
  1. buongiorno,
    sono Annunciata Fumagalli di Varese, ho ricordato di aver acquistato molti anni fa un libro che mi era stato consigliato da un medico da cui ero andata per un problema … mi sembra di ricordare che il libro fosse scritto proprio da quel medico e vedo ” ROMANO PURICELLI – ESERCIZI PER LA COLONNA” … quel medico aveva in ambulatorio una “spina dorsale con tanti cavetti” (se non ricordo male era verde) e mi aveva detto che non avevo sufficente muscolatura sulla spina dorsale e che dovevo fare gli esercizi indicati nel libro “Esercizi per la colonna” … Era lei quel medico? Era lei che aveva scritto quel libro?
    Grazie per l’attenzione e BUON ANNO 2020

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Iscriviti alla Newsletter!