L’ANF (Associazione Nazionale Fisiatri) ha inaugurato l’anno 2024 con una operazione, la prima di un percorso già ben progettato in tutte le successive sue fasi, di tutela della figura del medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa dagli abusi delle professioni sanitarie.
Questa prima operazione è consistita nell’invio di un richiamo ufficiale alla FNOFI (Federazione Nazionale degli Ordini della professione sanitaria di Fisioterapista) affinché, ai sensi della Legislazione attuale e del Codice Penale, si faccia parte attiva e con particolare rigore nella sorveglianza dei propri soci al rispetto delle norme di un corretto comportamento professionale, che non oltrepassino i limiti indicati dalla Legge. È il primo passo ufficiale, a livello nazionale, contro l’abuso della professione medica e contro l’esercizio in maniera non autorizzata della professione di medico.
Ed è stato fatto con uno spirito di massima collaborazione e volontà di dialogo, pur nella fermezza, perché tutti quanti noi crediamo nella forza di questi comportamenti, prima di passare a comportamenti più drastici.
Nella segnalazione inviata sono state citate, a titolo esemplificativo, le più frequenti condotte irregolari e di estrema gravità, che si possono configurare anche come reati penali, da parte dei Fisioterapisti: prescrizione di esami, di farmaci, di terapie fisiche e esecuzione di atti diagnostico valutativi come l’esame ecografico ecc. Oltre all’utilizzo dei social in modo scorretto con profili pubblicitari ingannevoli, ove vengono indicati surrettiziamente specializzazioni prettamente mediche attribuendosi titoli che nel migliore dei modi confondono i cittadini
La linea seguita dell’ANF quindi è stata per ora ispirata dalla volontà di un dialogo costruttivo con la FNOFI, incentrato sul rispetto dei ruoli, delle qualifiche e delle reciproche competenze. Pertanto si è chiaramente richiesto una collaborazione a sorvegliare capillarmente i propri iscritti e a predisporre e adottare gli opportuni provvedimenti. In caso contrario ne andrà di mezzo la credibilità della stessa Federazione.
Adesso restiamo in attesa delle reazioni, che si spera di assunzione di responsabilità, da parte della FNOFI.
Siamo sicuri che questa sia la strada giusta da perseguire e proseguiremo con la sorveglianza attiva per il rispetto delle regole.