di David Antonio Fletzer
Stando al CPO per oltre 17 anni ho potuto conoscere prima e poi apprezzare le grandi capacità di intuito scientifico del prof Maglio al punto che presentai al XXXI Congresso nazionale Simfer di Verona del 2003 la relazione “Antonio Maglio: tra storia ed attualità nella cura del paziente mieloleso“. Ho potuto negli anni conoscere pure la dottoressa Maglio, vedova del professore, ed apprezzarne le grandi capacità umane ma specie il pregio, poco attuale nel nostro Paese ma direi ai nostri giorni di fast-life, di voler riportare alla memoria di tutti le grandi capacità di un Uomo importante nel mondo della sanità e della riabilitazione. Recentemente l’ho voluta ricordare anche su questo sito con il post sull’importanza della memoria.
Guttmann e Maglio hanno collaborato insieme ed il professore inglese ha manifestato sempre grande stima verso il collega italiano, i suoi collaboratori di Ostia ed il lavoro intrapreso ai fini anni ‘50 al CPO per merito dell’INAIL. Dispiace sapere che questi riconoscimenti non gli sono arrivati dal mondo accademico o comunque specificatamente dal mondo clinico ma “nemo propheta in patria”.
Devo certamente mostrare grande stima per il Presidente Mattarella che proprio recentemente nell’incontrare i nostri atleti olimpici e paralimpici al Quirinale ha ricordato sorprendentemente (mostrando però grande cultura e capacità di voler conoscere la realtà) il lavoro del prof. Maglio. Naturalmente anche una grande stima per il Presidente del CIP, Luca Pancalli, fra l’altro rieletto ieri alla carica appunto di Presidente del Comitato Italiano Paralimpico con 51 voti su 56, che ha voluto dare un sigillo così importante a chi introdusse in Italia lo sport nell’iter riabilitativo della disabilità.
Certo è importante il lavoro svolto dalla Signora Maglio, che , ritirando il collare, ha ricordato gli atleti in generale ma specialmente quelli che con le tute dell’INAIL, vinsero la Caravella d’oro e la Lupa di Roma alle Paralimpiadi del 1960.
L’INAIL è ed è stata una eccellenza italiana e naturalmente mi auguro che torni sempre di più nel settore clinico riabilitativo in quanto le valutazioni medico legali sono certamente importanti per riconoscere un danno ma l’obiettivo vero deve essere il recupero delle funzioni/attività della persona infortunata con l’aiuto di tutta la possibile tecnologia moderna e l’INAIL ha grandi potenzialità nella ricerca ma anche nell’innovazione gestionale.
La SIMFER il 6 dicembre compirà 60 anni e penso sia importantissimo apprezzare cosa è stato fatto, riconoscendo i nostri Maestri e questo prestigioso premio da parte del mondo sportivo a Maglio ne è una importante testimonianza perché ormai atleti come la Vio, la Caironi, Morlacchi, Sarri o Zanardi e tanti altri hanno quella visibilità mediatica, fondamentale per far capire l’importanza o direi meglio il diritto all’attività fisica da parte delle persone con disabilità.
Dedicarsi allo sport richiede spesso l’uso di ausili particolari che il SSN non concede e forse sarebbe opportuno trovare realmente delle opportunità per dare la possibilità a tutte le persone disabili di poter praticare una disciplina sportiva, almeno in modo dilettantistico.
Foto Concesse dalla Signora Maria Stella Maglio
Per sottolineare ulteriormente l’importanza che il Prof. Maglio ha avuto nella riabilitazione, nel suo collegamento con lo Sport per le persone con disabilità e lesione midollare, ed anche con la nascita del Comitato Paralimpico l’INAIL ha promosso un Premio di Laurea che è reperibile all’indirizzo:
http//www.comitatoparalimpico.it/images/Allegati/Premio di Laurea Antonio Maglio .pdf
E’ importante diffonderne la notizia e quindi la più ampia partecipazione.
Il riferimento all’interno dell’INAIL è la Dottoressa Maria Pedroli
m.pedroli@inail.it
Ufficio centrale per le prestazioni socio-sanitarie
Roma 06-54872376