“SE NON ORA, QUANDO?”



 

di Morena Ottaviani

E un nuovo direttivo sindacale si è (forse) insediato, anche se ben a 3 mesi di distanza dell’elezione, tra qualche promessa ignorata, qualche triste menzogna ed un po’ di inciuci, nella miglior tradizione italica. Ma questo avrebbe ben poca importanza, se di fatto, chi c’è fosse realmente presente ed attivo, se oltre le chiacchiere iniziassero a concretizzarsi le azioni. Perché adesso sarebbe anche ora…..

A Dicembre è comparsa una sentenza della Consulta, una sentenza importante che permetterebbe di regolamentare inequivocabilmente buona parte dell’universo riabilitativo ambulatoriale e che dovrebbe finalmente tutelare il paziente ed aiutarlo ad orientarsi tra Medici veri e finti dottori – problema che a quanto pare in quel di Ostuni non sussiste. Eppure, a distanza di 3 mesi nulla si è mosso.

Premesso che non è il Fisiatra che si mette in competizione con fisioterapista ma, semmai, l’opposto e con tendenziosità che non di rado vanno oltre il sottile confine dell’abuso di professione medica; premesso che il valore di questa sentenza non riguarda solo i Fisiatri ma soprattutto il paziente, che, come da sempre sostengo, è e deve essere assolutamente libero di scegliere a chi rivolgersi per la cura della propria salute, senza però essere ingannato con titoli sibillini in ambienti camuffati per ciò che non sono in realtà; premesso tutto ciò, memore di tante parole lette ed ascoltate, mi sarei aspettata in certi ambienti uno slancio, un impeto per cavalcare questo successo. Mi sarei attesa una mobilitazione generale, in prima battuta a livello regionale con un successivo coinvolgimento a livello nazionale, per raccogliere tutte le informazioni necessarie a trasformare le parole della sentenza in azioni vere e proprie, per applicare le regole finalmente chiarite e regolarizzare così le varie realtà presenti sul territorio (ovviamente non quello di Ostuni). Tuttavia, a quanto pare, parole ed azioni procedono in direzioni opposte e parallele, senza mai un punto di incontro. Risultato: la homepage del SIMFER dà rilevanza alla notizia riportando anche il  commento dell’Avvocato Sellitto; il sito SIMMFIR tace mestamente.

A questo punto è lecito domandarsi che senso abbia tutto ciò che sta a monte di questa sentenza, a meno che ci si voglia comportare come un bambino capriccioso che desidera un giocattolo finché non lo possiede, dopo di che lo abbandona in qualche remoto angolo di casa.

E mi posso immaginare anche la soddisfazione di chi ha tanto lottato ed offerto il proprio impegno per ottenere questo risultato (ma forse non avevate di meglio da fare, vero Domenico & Co.?), e si dovrebbe ora gratificare con dei “E smettiamola con questa diatriba tra Fisiatri e fisioterapisti! Ché tanto non è vero nulla”.

Solo che i capricci non fanno parte del mio modo di essere, perché mi è stato insegnato il valore delle cose ed i sacrifici necessari per conquistarle. E nemmeno vivo e lavoro nei pressi di Ostuni, dove, a quanto pare, esiste un paradiso dei Fisiatri in cui i ruoli reciproci delle varie figure professionali riabilitative sono rispettati e nessuno butta fumo negli occhi dei pazienti. Purtroppo (o per fortuna) vivo e lavoro dove sarebbe invece molto opportuno che questa sentenza venisse applicata, tanto è vero che proprio stamattina, mentre mi recavo in studio, ho notato un enorme manifesto che annunciava la prossima inaugurazione dell’ennesimo “Studio di fisioterapia e osteopatia” dell’ennesimo fisioterapista, senza nemmeno l’ombra del Medico Fisiatra. Per questo, ma non solo, mi auguro e spero vivamente che quanto prima mi arrivino dei segnali che la mia Segreteria Regionale si sta attivando in tal senso.

Del resto, la mia disponibilità a collaborare dovrebbe essere già ben nota.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Iscriviti alla Newsletter!