di Giorgio Spacca
La necessità di dover decongestionare strutture in difficoltà quali Rianimazione, Malattie Infettive e Pneumologia per lasciar loro la possibilità di accogliere nuovi pazienti covid critici, mi ha indotto a proporre alla Dirigenza Aziendale l’organizzazione e la strutturazione di una Riabilitazione covid dove verranno ricoverati pazienti ancora positivi al primo tampone ma paucisintomatici e doppi tamponi negativi non autosufficienti e che necessitino di rieducazione motoria e/o respiratoria con marcati segni di ipocinesia.
Tale proposta è stata accolta con entusiasmo dalla Direzione Generale e così si è predisposto un ambiente idoneo con personale dedicato e ottenuto dalla contrazione di diverse U.O.C. resosi necessario dopo il dilagare della pandemia.
In area sicura permane la presenza dell’U.O.C. di Medicina Riabilitativa che continua a mantenere la tipologia di ricovero specifica del cod 56.
Il Direttore dell’U.O.C. di Medicina Riabilitativa
e Responsabile della Rete Aziendale della Riabilitazione ASL 01 Abruzzo