Ancora a proposito di Saldi…

Anno: 2021 - Volume 6 / Fascicolo: 5 / Articolo: 4 / Periodo: ott-dic

Autori:

Morena Ottaviani


Per citare questo articolo: Ottaviani M. Ancora a proposito di Saldi... Fisiatria Italiana [Internet]. 2021 ott-dic;6(5):9. Disponibile su: https://www.fisiatriaitaliana.it/ancora-a-proposito-di-saldi

Leggo con piacere che per medici e odontoiatri potrebbero presto tornare le tariffe minime come riferimento per i contratti d’opera, anche se non fissate dagli ordini. L’Aula della Camera ha infatti approvato con 251 sì, nessun contrario e 9 astenuti (di Liberi & Uguali) la proposta di legge a prima firma di Giorgia Meloni (FdI, AC 3179​) che introduce l’equo compenso per tutti i professionisti affiancando le professioni intellettuali agli avvocati, i quali erano i soli rimasti coperti da una disposizione di legge. Il provvedimento dovrebbe proseguire ora il suo percorso al Senato dove, nelle dichiarazioni di voto finale, sono stati auspicati approfondimenti e modifiche. Gli impianti delle bozze sono simili: in genere, nei primi due articoli si definisce l’equo compenso, e si specifica che per essere “equo” il compenso deve essere proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione professionale.

La proposta di legge considera ad esempio nulle le pattuizioni che prevedano “un compenso manifestamente sproporzionato rispetto all’opera prestata o al servizio reso, cioè inferiore agli importi individuati con i valori stabiliti dai parametri o dalle tariffe fissati con decreto ministeriale per le professioni regolamentate” o per gli avvocati (legge 247/2012). In sostanza. Come si evince dal preambolo del Ddl 3179 si mira a concretizzare lo spirito dell’articolo 2233 del codice civile secondo cui «la misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione». Oggi “non essendo prevista alcuna sanzione di nullità, il professionista non può far valere l’inadeguatezza del compenso in presenza di un accordo che lo determini in misura irrisoria. La proposta contempla anche il diritto del cittadino consumatore di ottenere una prestazione di qualità, impossibile da garantire al di sotto dei livelli minimi di compenso previsti dai parametri ministeriali“.

Confidiamo che venga al più presto riconquistata una dignità professionale laddove è venuta a mancare per puro spirito di concorrenza commerciale, “svendendo” prestazioni professionali o, peggio, offrendo prestazioni sottocosto di qualità incerta.

https://temi.camera.it/leg18/provvedimento/equo-compenso.html
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