Il dibattito a livello nazionale, attorno ai problemi della appropriatezza nelle attività riabilitative, ha oramai raggiunto livelli particolarmente critici ed impensabili qualche tempo fa.
E purtroppo si perdono sempre più di vista i punti cardine della nostra Disciplina e del proprio valore specifico, col risultato di appiattirsi su tesi ministeriali o chiaramente personali.
Potrebbe esser utile ricordare ai colleghi, specie se impegnati in ruoli rilevanti nella Simfer e nelle Università dove si formano i nuovi Fisiatri, quali sono questi valori( comprensivi della propria storia) e che in sintesi sono riassunti molto bene nella Definizione della Disciplina,condivisa da molti anni a livello mondiale ed in sostanza richiamata nello Statuto della Simfer, dove giustamente si afferma che il Fisiatra è “il Medico della Persona disabile” :
-La MFR è la specialità medica che, basandosi sulla valutazione dello stato funzionale, sulla diagnosi ed il trattamento delle patologie, effettua e coordina interventi medici e tecnici con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle capacità residue e di rendere ottimale lo stato funzionale delle Persone in condizioni di disabilità. Fa parte della propria attività la definizione dei programmi di cura complessivi per le condizioni di patologia, per i danni e le menomazioni conseguenti, per le procedure di recupero e riabilitazione, nonchè per la correlata educazione e motivazione dei pazienti, care-giver e tutti gli operatori coinvolti. Come per ogni specialità medica la diagnosi ed il trattamento delle condizioni di salute è fondamentale anche per MFR, ma la peculiarità ed efficacia deriva dalla capacità di integrare queste diagnosi e trattamenti in una presa in cura complessiva per la Persona, finalizzando il tutto alla sua più ottimale riabilitazione in relazione anche ai fattori personali ed ambientali.
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Allora se questa è la immagine che vogliamo difendere della Fisiatria, come possiamo accettare che il nostro lavoro, specie nella condizione importantissima delle cure riabilitative ospedaliere, connesse ad eventi acuti e complessi, possa esser deciso dalla sola relazione con le eziologie precedenti, oppure che la complessità del trattamento riabilitativo possa esser descritto solamente dalla sommatoria di altri aspetti patologici ?
Vogliamo vanificare in tal modo ogni competenza e capacità specifica della MFR ?
Ed anche rispetto alla doverosa ricerca di appropriatezza dei ricoveri e delle cure ad ogni livello: dobbiamo cercare solo le relazioni con le patologie definite da altri specialisti oppure vogliamo sviluppare una vera appropriatezza riabilitativa , correlata quindi anche ad efficacia/efficienza e soddisfazione del bisogno ?