Riceviamo e pubblichiamo la nota della FISH.
La FISH, come crediamo molte altre organizzazioni e persone, ha letto con curiosa attenzione l’intervista a Vincenzo Zoccano, sottosegretario del Ministero per la famiglia e le disabilità, pubblicata ieri dal settimanale Vita.
Le aspettative sul fronte della disabilità sono infatti assai elevate sia per le “promesse elettorali” di entrambi i partiti al Governo, quali ad esempio il raddoppio delle pensioni di invalidità civile, sia per tutte le istanze e le emergenze ancora in sospeso.
E per tutto ciò che, già previsto, quali le specifiche linee di intervento del Programma d’azione approvato lo scorso anno, è ancora ampiamente lettera morta e non se ne vede concretezza ancora.
“Fa piacere ritrovare in Vincenzo Zoccano quella passione che già conoscevamo quando aveva un ruolo differente e assai diverso da quello che attualmente ricopre. Ora è in una posizione istituzionale che merita tutto il rispetto e che deve altrettanto rispetto ai suoi interlocutori e alle parti civili”, commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
“È forse la passione che lo fa andare sopra le righe quando si chiede perchè mai le Federazioni delle persone con disabilità debbano essere due. Non sta ad un rappresentante del Governo affermare che ce ne dovrebbe essere una sola. Non crediamo porrebbe questa domanda per le organizzazioni sindacali o per moltissime altre organizzazioni dell’impegno civile. Le espressioni delle persone con disabilità devono quindi essere limitate? Compresse? La società è plurale: qui risiede la sua ricchezza e le sue risorse. Le Istituzioni svolgano i proprio ruolo e noi il nostro. Con responsabilità ma anche senza subire interferenze.”
Sul Programma d’azione, Zoccano esprime evasive intenzioni, spostando il discorso sull’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, peraltro mai convocato, questione che nulla ha a che spartire con la reale applicazione del Programma che è già legge e che già impegna Governo, Ministeri, Enti locali. Al di là e prima dell’approvazione del ventilato Codice della disabilità.
“Da ultimo, non abbiamo bisogno degli inviti alla diligenza del sottosegretario: la nostra Federazione e molte altre organizzazioni non attendono altro che di confrontarsi e di collaborare, ma questi momenti hanno necessità di atti e di documenti concreti, per ora assenti, su cui basarsi. Non bastano gli slogan e gli annunci.”
Conclude Vincenzo Falabella: “Zoccano, come qualsiasi altro sottosegretario o ministro, sa dove trovarci e noi sappiamo dove trovare lui. I punti di incontro saranno per il bene comune, senza sconti, senza prevenzioni e senza interferenze, ci auguriamo.”