Ci avevano raccontato che i nostri Editoriali apparivano un pó troppo graffianti. Un’altro saccente, dispensatore di pagelle, che invece sarebbe stato certamente meglio accodarsi al Sistema vincente. Qualcun’altra che i lavori scientifici coinvolgono troppi giovani. Altri, meno eroici, che l’impostazione era eccessivamente attenta alle cose pratiche.
Poi, nonostante le profezie di qualche accademico/a neoborbonico, abbiamo continuato per la nostra strada, non sempre facile e senza curve, e così ci é capitato di andare avanti, proseguendo il nostro cammino, continuando a perseguire ancora quel sogno, partorito dalle nostre menti, forse un pó visionarie, sei anni addietro.
Abbiamo chiesto al Centro Nazionale delle Ricerche di valutarci per salire di un gradino ed, udite udite, ce l’abbiamo fatta.
La Rivista FISIATRIA ITALIANA sta diventando maggiorenne ed ha avuto l’upgrade della propria posizione ISSN e siamo stati inseriti nel catalogo ANCE, gestito dal CINECA. Abbiamo dunque ottenuto:
- Il nuovo codice ISSN (2785-745X);
- L’inclusione nel catalogo ANCE (codice E266519), il database gestito dal Consorzio Interuniversitario CINECA in cui vengono censite a livello nazionale le riviste e le serie valevoli per l’attività scientifica valutabile dall’ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.
Tutto ció é stato possibile grazie ad un lavoro costante ed appassionato di tanti amici e colleghi che fanno parte di questo bel Gruppo di gente, che ha saputo trovare stimoli quotidiani in maniera disinteressata e con una competenza ammirevole. Dal Comitato scientifico alla Redazione ed a tutti i collaboratori, dalle Università agli Ospedali ed ai Centri ambulatoriali, senza primogeniture, ma in un raccordo trasversale che vede la Fisiatria in maniera orizzontale e lontano dai cerchi ermetici degli interessi di presunte caste di saccenti auto accreditati.
Un grazie particolare ed una menzione ancora più particolare la facciamo tutti insieme ad un collega, che é diventato anche un caro amico: Giuseppe Cannata. Senza la sua ostinata perseveranza e le sue grandi capacità tutto sarebbe stato più difficile e non sempre avremmo avuto la motivazione giusta, quella che fá apparire le montagne come colline e le distanze più brevi. Grazie Giuseppe.
Con tali premesse possiamo dire, oggi, che questo non é un punto di arrivo, ma bensì un ulteriore punto di partenza verso traguardi che abbiamo in mente per i prossimi anni. Insieme con tutti quelli che vedono la nostra splendida Disciplina così come la vediamo noi sulle pagine di questa nostra creatura, liberi e senza condizionamenti.
Grazie amiche ed amici.
Grazie a te Domenico, grazie per il tuo senso dell’amicizia e per la tua contagiosa passione!
Domenico ed Antonio bravi perche continuate a rappresentare e diffondere l’immagine di una “vision” della attività del Fisiatra e di un impegno forte e positivo prima di tutto nell’interesse dei Collegi e parimenti dei pazienti con i loro bisogni”reali e quotidiani”. Avete anche dimostrato che per esser riconosciuti nei parametri ufficiali non si deve semplicemente sottostare alle convenzioni del “political correct” adeguandosi ai voleri ed ai tagli di ministero e regioni . Se non ci foste dovremmo inventarvi per avere attimismo e prospettiva per la nostra Professione. Grazie!
Complimenti e tanti,tanti auguri per il proseguimento della iniziativa, sempre attenta alle necessità del Fisiatra e, soprattutto, sempre fuori dal coro. Bravo Domenico ,bravo David Antonio.
Claudio Puglisi