Finalmente una azione chiara contro progetti confusi e dequalificanti per le Discipline Mediche che si moltiplicano in questo periodo.
Potenziamento ed ammodernamento sostanziale degli Ospedali e dei Policlinici universitari del nostro Paese attraverso l’aumento dei posti letto di degenza ordinaria e delle terapie intensive e la riorganizzazione dell’area medica con attivazione al suo interno delle unità di terapia semi-intensiva. Rinforzo dei servizi di diagnosi e cura e dell’Emergenza Urgenza e la sua integrazione con l’Emergenza pre-ospedaliera, riattivazione immediata degli screening oncologici su tutto il territorio e creazione delle reti assistenziali qualificate anche nel territorio . Senza dimenticare l’attivazione e diffusione di programmi avanzati di telemedicina, oltre alla richiesta di nuovi ulteriori ingenti fondi per la sanità, immediatamente fruibili che permettano all’Italia di affrontare l’emergenza causata dalla pandemia e la fase di sviluppo e ricostruzione successiva alla crisi sanitaria.
Forte critica alla prospettiva di trasportare parte delle attività ospedaliere in strutture “di comunità” che non avrebbero le competenze e le capacità di rispondere seriamente a bisogni dei cittadini, quindi non sarebbero in grado di alleviare il flusso verso gli Ospedali “veri” e nel contempo disperderebbero molte delle risorse del PSRR senza produrre una qualificazione dei servizi.
Sono questi i principali obiettivi per cui è nato il “Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani” (FoSSC), la prima realtà che nel nostro Paese riunisce i medici di diverse discipline che “ogni giorno curano i pazienti negli ospedali”, e “istituita, si legge in una nota, con la precisa richiesta al Ministro della Salute perché si possa avviare un’interlocuzione con i professionisti che assistono milioni di cittadini”.
Il Forum è stato presentato recentemente in una conferenza stampa virtuale ed è frutto di un approfondito lavoro di discussione e condivisione di proposte.
I soci fondatori ed ordinari sono AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIPO (Associazione Nazionale Pneumologi Ospedalieri), AUORL (Associazione Universitaria Otorinolaringoiatri), CIC (Collegio Italiano dei Chirurghi), FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), FISMAD (Federazione Italiana delle Società delle Malattie dell’Apparato Digerente), FOCE (Confederazione Oncologi Cardiologi e Ematologi), SIC (Società Italiana di Cardiologia), SICT (Società Italiana di Chirurgia Toracica),SIE (Società Italiana di Ematologia), SIE (Società Italiana di Endocrinologia), SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), SIMEU (Società Italiana Medicina Emergenza ed Urgenza), SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali),SIN (Società Italiana di Neurologia), SIR (Società Italiana di Reumatologia) e SIU (Società Italiana di Urologia). Inoltre, vi sono altre 9 società aderenti che afferiscono alle stesse discipline e la diabetologia e la pediatria che ne condividono in pieno obiettivi ed azioni.
“Rappresentiamo i professionisti che assistono i cittadini nei reparti – afferma Francesco Cognetti (Coordinatore del Forum) –Primario di Oncologia Medica all’Istituto oncologico Regina Elena di Roma
E’ senza dubbio una forte e chiara presa di distanza dalle politiche svolte da Ministero e Regioni negli ultimi decenni : continui tagli ad ospedali e servizi per i cittadini giustificati da affermazioni da un lato di eccesso di numeri di strutture, Medici e Specialisti e dall’altro lato dalla “eterna” solida validità del Sistema Sanitario in Italia. Questi dati sono stati sconfessati anche di recente da confronti con gli altri Paesi europei e la solidità del SSN purtroppo è stata distrutta dalle migliaia di morti e dal disordine prodotto dalla Pandemia su tutto il sistema della prevenzione, cura e riabilitazione che è rimasto in piedi per l’impegno di tutti i professionisti .
Noi Fisiatri, insieme alle Associazioni delle Persone con Disabilità, denunciavamo da molti anni che la parte riabilitativa del SSN era insufficientemente finanziata sia per il personale che per le tecnologie , insufficientemente adeguata alle evoluzioni epidemiologiche e scientifiche, insufficientemente affiancata da una doverosa crescita culturale specifica di chi la dovrebbe governare al Ministero e nelle Regioni .
Possiamo fare esempi sulla gestione delle attività ospedaliere ed ambulatoriali per le persone con disabilità temporanea o cronicizzata che vengono gestite dal Ministero nel modo più vecchio e desueto frammentandone la potenzialità e capacità di azione dimostrando di neppure aver avuto notizia dell’esistenza di documenti OMS che prescrivono la presa in cura complessiva della persona e la conduzione di cure con Progetti Riabilitativi personalizzati. Oppure possiamo fare un altro esempio di come sia stata predisposta la Proposta di legge di tutela per le persone con disabilità che invece parla solo di anziani dimenticando tutte le altre problematiche, che è stata subito duramente contestata da FISH e FAND .
Noi dichiariamo la piena condivisione di questi temi sollevati dal FORUM , come Specialisti operanti in Ospedali Pubblici o Privati Accreditati e nel territorio , in merito alle problematiche Ospedaliere gravissime nella nostra Disciplina : tagli continui da anni di posti letto e di servizi , distruzione progressiva delle attività di follow-up ed assistenza post ricovero. Come se la Riabilitazione non dovesse esser un pernio essenziale per la qualificazione ed efficacia delle prestazioni di tante altre Discipline e pernio del recupero di qualità di vita ed autonomia dei Pazienti (che è la migliore dimostrazione dell’efficacia complessiva del SSN )
Oggi vi è sempre più l’urgenza di collegare in termini di garanzia di qualità, evidenza e professionalità tutte le attività post degenza e territoriali agli standard ospedalieri per la Medicina Fisica e Riabilitativa come per tutte le altre Discipline.
Quindi anche in questo ambito è necessario un rinnovato investimento in tecnologie, competenze specialistiche, strutture qualificate ed innovazione (tele monitoraggio,tele consulto, tele riabilitazione…) e non certo soluzioni confuse e generiche come i cosiddetti Ospedali di Comunità o la diffusione dovunque di operatori non medici come se questo fosse la panacea dei problemi.
Ricordiamoci cosa avvenne in Gran Bretagna quando i tagli drastici della Thatcher distrussero il miglior servizio sanitario dell’epoca e offrirono in cambio ai cittadini solo analoghe strutture dequalificate ; adesso con i fondi del PNRR si pensa di fare gli stessi errori in Italia ?
E proprio in questo momento il Ministero mostra la propria vera intenzione tagliando drasticamente le prestazioni Ambulatoriali di diagnosi e cura da garantire ai Cittadini. Il Ministero continua a mostrarsi incapace di comprendere i cambiamenti già in atto nelle esigenze dei cittadini, ed i cambiamenti che debbono realizzarsi nella rete dei servizi ; viceversa continua solo a tagliare, ridurre ed eliminare producendo in tal modo ancora sprechi ed inefficienze come la vicenda della Pandemia ha chiaramente dimostrato.
In cauda venenum: e la rappresentanza della Fisiatria ospedaliera ed universitaria dove era nella costruzione di questo Forum che finalmente cerca di difendere sia il SSN che le Discipline Specialistiche e gli interessi reali dei Cittadini ? Stando alle notizie di stampa era del tutto assente, forse presa da altri interessi o attività! Preoccupata di criticare od ostacolare il Ministero ? Una assenza molto molto grave a mio parere.
A conferma del degrado che stiamo vivendo da anni e che la pandemia ha messo in evidenza voglio solo rammentare che alcuni Direttori Sanitari e Generali di strutture pubbliche parlano ormai di RIABILITAZIONE STANDARD, shuntando così i fisiatri a favore di riabilitazione gestita dagli specialisti d’organo e dai fisioterapisti, mandando in pensione il concetto di PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE