PER LA SCOMPARSA DI UNA AMICA
Oggi 14 giugno alle ore 12 é morta ROSSELLA GIANNINI, fisiatra romana che ha lavorato per
tanti anni sul territorio (negli ultimi anni presso la Rm C ora Rm 2), molto amica di Carlo Bertolini.
Cara Rossella siccome penso che il principale difetto degli italiani sia la MANCANZA DI
MEMORIA voglio ricordarTi io per come sei stata. Non ci sentivamo spesso ma periodicamente
facevamo una lunga chiacchierata sui nostri acciacchi e su dove stava andando la fisiatra
romana negli ultimi anni. Condividevo il tuo amore per i cani ma direi per gli animali in generale e
il comune amico prof. Bertolini ci univa maggiormente. Avesti la fortuna che ti venisse a trovare
in ospedale il giorno prima che ci lasciasse e mi raccontasti le ultime parole che ti disse. Ci
incontravamo di tanto in tanto sul trenino per o da Ostia, dove abitavi, e parlavamo delle nostre
giornate lavorative.
Rossella ora sei lassù con Carlo e sicuramente sarai felice ma mi mancherai.
David
Caro David condivido le tue parole, ma senza dubbio mi rattrista la notizia ; comunque per ciascuno di noi la vita ad un certo momento naturalmente si conclude.
Importante nella vita avere cercato di fare il proprio dovere e Rossella il proprio dovere di Fisiatra lo ha senza dubbio fatto : come si dice “nel territorio ” e sappiamo che spesso è molto complesso, difficile e multiforme questo compito se lo si svolge con competenza, amore del ruolo professionale e responsabilità prima di tutto nei confronti delle persone con disabilità. Rossella era anche molto attiva nella Società e sempre molto vicina ai colleghi romani che per lunghi anni hanno condotto e bene il Sindacato intrecciando in tal modo un contributo dal pubblico a quelli che nascevano dall’esperienza privata.
Grazie Rossella
Cara Rossella, siamo cresciute insieme, poi le nostre vite si sono separate per vie professionali diverse ma siamo sempre rimaste in contatto, quando avevo necessità di un consiglio per regole e regolamenti, approfittavo delle tue competenze e incurante dei decreti e quanto altro tu mi inviassi, io andavo avanti sapendo che alla bisogna tu mi mi avresti spiegato pazientemente cosa fare….
Ho il rammarico di essermi “ distratta” proprio in questi ultimi mesi e faccio ammenda, mi mancherai ma continuerò a pensarti e a volerti bene come se tu fossi ancora all’altro capo del telefono..
Silvia
Cara Rossella, spero che in questo ultimo percorso di malattia i colleghi siano stati con te accoglienti e competenti, così come tu lo sei stata con tutti i pazienti che hai accolto. Vedevi prima la persona del malato e ne interpretavi i bisogni che cercavi di soddisfare. Hai creato nel pubblico quello che a Roma trovi solo nel privato, un ambulatorio di riabilitazione “ex art.26” e questo ti ha permesso di ampliare la tua competenza e conoscenza. Era un piacere essere tua ospite presso la ASL RM2 insieme con gli altri colleghi dei centri accreditati, e non solo per gli immancabili pasticcini, segno tangibile della volontà di far sentire le persone accolte, ma anche per il lavoro svolto che ha portato alla costruzione di percorsi e buone prassi, condivisione di regole e principi che avevano il paziente al centro. Clima di collaborazione e di rispetto, che ha arricchito tutti. Un gruppo di lavoro che è diventato un gruppo di amici. Ed a nome di tutti che oggi ti abbraccio, ci mancherai.