Sardegna, la sentenza del Consiglio di Stato è servita

Anno: 2023 - Vol 8 / Fascicolo: 11 / Periodo: apr-giu

Autori:

Mauro Piria
Segretario Regionale SIMFER
Vice Segretario Nazionale ANF


È sentenza: il Nomenclatore Tariffario delle Prestazioni (NTP) è obsoleto e superato, va sostituito con l’introduzione dei Percorsi riabilitativi.

Dobbiamo far risalire la vicenda a 17 anni fa, precisamente a marzo del 2006 quando, non riconoscendoci più nell’antiquato modus operandi della prescrizione del piano terapeutico a prestazioni, abbiamo iniziato i primi timidi approcci per sensibilizzare al problema l’allora assessore alla sanità della Sardegna Nerina Dirindin. Si proprio lei, la responsabile della famigerata delibera che permetteva ai fisioterapisti di poter operare serenamente senza la direzione e la supervisione del Fisiatra. 

Come successe nel 2008 quando, insieme ai referenti di altri 10 Centri Medici di Riabilitazione Accreditati della regione Sardegna, abbiamo intrapreso un’azione legale contro quella delibera, finita nel 2017 con una sentenza del Consiglio di Stato che ci ha reso giustizia, così, nel 2018, stanchi delle promesse e delle dichiarazioni di buone intenzioni al riconoscimento dei “percorsi riabilitativi” degli assessori che si sono avvicendati nel corso degli anni, ci siamo di nuovo dovuti rivolgere al nostro avvocato per avere ragione dei nostri diritti. Si, perché in Italia funziona così, o hai un padrino politico che ti assiste, o devi tirare fuori gli “attributi legali” per rappresentare e far valere le tue ragioni.

E, questa volta con altri 17 titolari di Strutture di Riabilitazione Accreditate della Sardegna, certi della validità delle nostre rimostranze, e forti dei principi guida e della filosofia di fondo dell’intervento riabilitativo raccolti nel Piano di Indirizzo della Riabilitazione del 2011, abbiamo dato corso alla nuova battaglia legale per il riconoscimento dei percorsi riabilitativi, con un primo step negativo al TAR Sardegna (sentenza n. 205/2020 pubblicata il 30.03.2020), ma che nel giudizio finale, indiscutibile, ci ha premiato.

Con grande soddisfazione il 4.04.2023 abbiamo avuto la sentenza del Consiglio di Stato, la N. 3471/2023 che cita: “…Deve altresì affermarsi l’obbligo dell’Amministrazione regionale di pronunciarsi sull’istanza delle ricorrenti con un provvedimento espresso dell’organo competente, eventualmente approvativo di nuovi percorsi riabilitativi e recante la definizione dei relativi profili tariffari, sulla scorta delle autonome valutazioni programmatorie riservate alla Giunta regionale della Sardegna….

È una sentenza epocale che consacra il superamento delle prestazioni a cicli, previste dal Nomenclatore Tariffario vigente, a favore dell’introduzione dei Percorsi Riabilitativi. Il CdS si esprime con chiarezza sulla necessità che bisogna superare la settorialità delle prestazioni, così come è stato ribadito in conferenza Stato/Regioni, per cui la Regione si deve pronunciare per l’introduzione dei percorsi riabilitativi in quanto le prestazioni previste nel nomenclatore tariffario, attualmente in uso, non individuano la finalità dell’intervento, mentre i percorsi prevedono gli obiettivi per il recupero più completo possibile del paziente.

La prescrizione a “cicli di prestazioni” ancorata, sino ad oggi, a concezioni già superate alla pubblicazione del NTP del 1996, ha creato negli anni enormi difficoltà alla riabilitazione territoriale.

Il Fisiatra è il medico specialista che si occupa dell’aspetto “abilitativo-riabilitativo” dell’intervento sanitario. È suo compito classificare la funzione residua del paziente, fare una prognosi riabilitativa, progettare e programmare un percorso riabilitativo, coordinare la equipe multidisciplinare sugli obiettivi individuati. Tutto questo è veramente difficile da organizzare se ci si deve interfacciare con una operatività resa monca da un Nomenclatore che snatura e mortifica la pianificazione di una presa in carico riabilitativa.  

Certo, questa aberrazione andava risolta da tempo, e in tante occasioni è stata portata in evidenza nei nostri ambienti, non ultima nella Brainstorming di Bologna del 2017 sui Nuovi LEA, ma la posizione di personaggi “più autorevoli” ha continuato a far si che si dovesse procedere con queste regole bislacche perché, purtroppo, ai tavoli tecnici che discutono di riabilitazione territoriale si siedono colleghi ben lontani dal riconoscere le criticità e le problematiche di quello che accade sul campo.

Altra conquista sostanziale, menzionata nella sentenza, è la valorizzazione economica dei trattamenti, ferma al 1996, quando il corrispettivo era determinato in lire (30 minuti di training deambulatori £ 19.700 = € 10,17), una vera umiliazione per la nostra disciplina. Ora, agli specifici percorsi riabilitativi individuati per profili assistenziali, scrive il Giudice, “… verranno indicati oltre le prestazioni anche le modalità e i tempi di erogazione delle stesse, nonché le tariffe onnicomprensive per percorso riabilitativo e profilo assistenziale”… 

La svolta è in atto, ma è appena iniziata, il Consiglio di Stato non delinea le procedure di attivazione dei “Percorsi Riabilitativi”, e come potrebbe? Devono perciò essere costituite, in ogni regione, le Commissioni Tecniche Paritetiche specifiche composte, secondo logica e a nostro parere, soprattutto da Fisiatri Territoriali, che lavoreranno su un documento normativo ad hoc, che permetta di personalizzare il trattamento riabilitativo cucito su misura sulla persona disabile, efficiente ed efficace a garantire un processo di salute che contempli la persona in tutti i suoi aspetti bio-psico-sociali. 

Un contributo importante potrà darlo la nostra Società Scientifica dando garanzia rigorosa alla tipologia di presa in carico necessaria al paziente definendone sapientemente i profili di intervento.  

Sapremo vigilare attentamente su questo delicato passaggio normativo perché non venga sprecata la nostra grande conquista, ottenuta dopo tanti anni di duro impegno: i Fisiatri che hanno firmato il ricorso al Consiglio di Stato per il riconoscimento dei Percorsi Riabilitativi sono tutti iscritti alla Associazione Sindacale Nazionale “ANF”.

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